La radicalizzazione violenta.
Comprensione del fenomeno, introduzione sulle politiche e approcci di prevenzione.
Giovedì 31 maggio 2018, ore 9,30-12
presso Aula C1 - Campus Luigi Einaudi - Lungo Dora Siena 100 - Torino
Presentazione
Non si nasce terroristi, né si tratta di pazzi o di emarginati sociali allo sbando. Dall’analisi delle loro biografie sono invece stati tratti dei modelli che ci descrivono la pluralità di concause e gli stadi successivi per cui un soggetto si radicalizza fino a giungere ad unirsi ad un gruppo terrorista e praticare la violenza.
Da questi modelli sono stati tratti approcci e pratiche atti alla prevenzione e al contrasto di tale processo nei singoli o nei gruppi di giovani a rischio (CVE/PVE – Counter/Prevent Violent Extremism), che affiancano gli strumenti securitari tipici della lotta al terrorismo.
Partendo dalla discussione terminologica di coppie di termini, come radicale/radicalizzazione, guerra/terrorismo, trauma/resilienza, estremismo/polarizzazione, vittime/vittimizzazione, si introducono le politiche e gli approcci che intervengono nella prevenzione del processo di radicalizzazione violenta nell'ottica di chi opera a contatto con i giovani a livello locale.
Luca Guglielminetti
Ricercatore indipendente, membro del Radicalisation Awareness Network (Ran) istituito nel 2011 dalla Commissione europea, del Gruppo Italiano di Studio del Terrorismo (Grist) e dell’Associazione Leon Battista Alberti. Dopo gli studi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino con lo storico del “Settecento riformatore”, Prof. Franco Venturi, è dagli anni ‘90 libero professionista nell’ambito della comunicazione, formazione e progetti internazionali. Inoltre è stato per 15 anni consulente dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (Aiviter).
L 'invito al seminario è rivolto agli operatori della rete Nomis ma è esteso a quelli di altri enti interessati al tema.
L’aula ha 80 posti.
Si prega di dare conferma della partecipazione al Prof. Franco Prina <franco.prina@unito.it>