venerdì 27 settembre 2019

Registrazione della Conferenza finale del progetto europeo FAIR

Registrazione della Conferenza finale del progetto europeo FAIR - Fighting Against Inmates’ Radicalisation, Roma, 11 Settembre 2019.

Sono intervenuti: Patrizio Lamonaca (direttore della Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo), Anna Rossomando (vicepresidente del Senato della Repubblica, Partito Democratico), Luca Guglielminetti (project Manager and Scientific Coordinator of FAIR project), Debora Bornazzini, Valeria Collina, Vincenzo Spagnolo (giornalista di Avvenire), Dorin Muresan (board member, International Correction and Prison Association), Trevor Calafato (Senior Lecturer, Department of Criminology, University of Malta), Stefano Dambruoso (sostituto procuratore presso la Procura di Bologna), Andrea Manciulli (Presidente di “Europa Atantica”), Carlo Alberto Romano (criminologo, docente presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Brescia), Carlos Fernandez (member of the RAN Prison & Probation working group, Spain), Yassine Lafram (presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche d’Italia), Yasmine Refaat (project manager "Fighting Against Inmates’ Radicalization"), Mauro Palma (garante nazionale dei Diritti delle persone detenute o private della libertà personale), Claudio Bertolotti (analista strategico Italian team for security, terroristic issues & managing emergencies).



Stato di diritto e prevenzione dell'estremismo violento: tra politiche e pratiche nelle prigioni europee e i sistemi di prova

mercoledì 25 settembre 2019

Laboratorio per gli studenti su islam, geopolitica e terrorismi

Dal catalogo Ce.Se.Di. per la scuola 2019-2020, offerta di attività per gli studenti dell'area metropolitana di Torino: la scheda del progetto didattico "ISLAM: RADICI, FONDAMENTI E RADICALIZZAZIONI VIOLENTE Le parole e le immagini per dirlo" 

sabato 21 settembre 2019

Typologies of Terrorism and Political Violence

Violent politics – the 3 levels in the spectrum of political action, by A. P.  Schmid (2011)
The Spectrum of Political Action
The Spectrum of Political Action

Adapted from A. P. Schmid, Political Terrorism, (Amsterdam: North-Holland, 1988), pp. 58-59; this updated version and the explanatory text is taken from S.V. Marsden and A. P. Schmid, ‘Typologies of Terrorism and Political Violence’, in A. P. Schmid (Ed.) (2011)

sabato 14 settembre 2019

Corso di formazione per Dirigenti scolastici e Docenti sugli estremismi violenti

Calendario del corso di formazione per Dirigenti scolastici e docenti “Educazione alle differenze nell’ottica del contrasto ad ogni forma di estremismo violento" nel quadro della Convenzione tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Settembre-Novembre 2019


Corso di formazione per Dir... by Luca Guglielminetti on Scribd

giovedì 12 settembre 2019

Dialogo e Diritti per prevenire la radicalizzazione in carcere

Roma, sala Zuccari Palazzo Giustiniani 11 Settembre 2019 - Conferenza finale del progetto europeo FAIR

Articolo di  Vincenzo R. Spagnolo sus Avvenire dell'11 Settembre 2019 sulla Conferenza finale del progetto europeo FAIR - Fighting Against Inmates’ Radicalisation


L'abbraccio fra un giovanissimo detenuto e una donna venuta fuori dal carcere a raccontare la tragica storia di suo figlio. E poi le parole del ragazzo: "Grazie. Avrei voluto sentire cose così prima di finire qui dentro".
L'incontro, nell'aprile scorso, fra i giovani reclusi del penitenziario minorile Ferrante Aporti di Torino e Valeria Collina, madre italiana convertita all'Islam che ha visto suo figlio imboccare la strada del terrorismo, è stato uno dei momenti più toccanti del progetto europeo "Fair" (acronimo di Fighting against inmates' radicalization) per prevenire la radicalizzazione in carcere.
La signora Collina ha parlato della tragica vicenda del figlio 22enne Youssef Zaghba, che il 3 giugno 2017 con altri due estremisti ha preso parte a un attentato sul London Bridge, che ha causato 11 vittime, fra cui i tre attentatori.
Con coraggio e franchezza, mamma Valeria ha condiviso uno spaccato esistenziale in cui elementi di vita familiare, contesto religioso, problemi di incomprensione, ma anche sollecitazioni giunte dal web e dallo scenario geopolitico, hanno concorso a ciò che poi è avvenuto.
La sua narrazione è un tassello del mosaico di incontri e laboratori realizzato dal progetto Fair. Costato circa 900mila euro (il 90% da fondi Ue), è tra quelli finanziati dalla Commissione Europea in materia di radicalizzazione e terrorismo.
È partito nel 2017 e si concluderà fra un mese. Ed è stato portato avanti dalla Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo di Ravenna, ente capofila di una decina di partner di Finlandia, Lituania, Ungheria, Romania, Slovenia, Olanda, Portogallo e Malta.
I risultati del progetto verranno analizzati oggi in Senato, in un convegno aperto dalla vicepresidente dell'assemblea di Palazzo Madama, Anna Rossomando, e dal capo del Dap Francesco Basentini e al quale prenderanno parte criminologi, magistrati ed esperti europei. In Italia, su circa 60mila detenuti in 190 istituti, circa 7mila (fra cui 44 "convertitisi" in carcere) sarebbero praticanti di fede islamica.
I condannati o imputati per reati di terrorismo di matrice jihadista sono 66 (dati de12018), inseriti in un circuito di "Alta Sicurezza": gli uomini in apposite sezioni dei penitenziari di Nuoro, Sassari e Rossano (Cosenza), due donne a L'Aquila. Oltre a loro, si contano 478 soggetti monitorati per rischio di radicalizzazione jihadista: 233a livello "alto"; 103 "medio" e 142 a livello "basso". Il progetto ha rivolto la propria formazione anche alle guide spirituali, con una sessione per i cappellani del Piemonte e un'altra per 50 imam (in collaborazione con l'Ucoii) presso il Centro islamico di Brescia.
A loro si è rivolto Omar Sharif Mulbocus, ex estremista inglese negli anni 90, oggi formatore e testimone di un percorso di deradicalizzazione, che ha offerto strumenti pratici per aprire un dialogo con detenuti "radicalizzati".
E la relazione del progetto Fair - visionata da Avvenire in anteprima - registra un paradosso: l'amministrazione penitenziaria sembra "preferire il proliferare di imam "faida te", cioè autoproclamatisi tali in carcere, piuttosto che seguire le pratiche pilota che hanno introdotto imam formati e stimati dalla propria comunità locale" che conducono "la salat, la preghiera del venerdì, in arabo e in italiano focalizzando i sermoni su perdono, riconciliazione o dialogo interreligioso".
In carcere, il rispetto dei diritti può evitare la "vittimizzazione" che apre la porta ai radicalismi, spiega il coordinatore scientifico Luca Guglielminetti, e il progetto individua "raccomandazioni concrete per l'Italia che oggi presenteremo con l'auspicio che Parlamento e nuovo governo le facciano proprie".
Fra queste, l'adozione di una normativa in materia di prevenzione del radicalismo, che riparta dal disegno di legge presentato da Andrea Manciulli e Stefano Dambruoso (ora pm antiterrorismo a Bologna), che il Parlamento non riuscì a varare alla fine della scorsa legislatura.

mercoledì 4 settembre 2019

STATO DI DIRITTO E PREVENZIONE DELL’ESTREMISMO VIOLENTO IN CARCERE

Versione italiana del rapporto sui principali risultati in Italia del progetto europeo FAIR - Fighting Against Inmates' Radicalisation (2018-2019), che sarà presentato alla Conferenza finale del progetto a Roma l'11 settembre 2019: “The rule of law and the prevention of violent extremism: between policies and practices in European prison and probation  systems

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