1980 strage della stazione di Bologna.
Oggi si
leggono riflessioni del tenore di quella di questo funzionario del sindacato
(su La Stampa): "Da allora sono tornato in piazza il 2 agosto tutti gli
anni e ci sarò anche oggi, perché esserci è un dovere morale e civile, perché è
importante ricordare a testa alta la verità in un Paese dalla memoria corta e
con una inaccettabile voglia di riscrivere la storia."
L'aberrazione
è doppia: qualsiasi paese avrebbe il diritto di dimenticare una tragedia del
genere, se non lo può fare, e deve giustamente continuare a ricordare a
distanza di decenni, è perché la verità non è così chiara. Le seconda
risiede quindi nel conseguente assurdo (ipocrita?) timore di revisionismo
storico.
Il nostro
paese ha la memoria corta, certamente, ma la verità, come la storia non sono
quelle scritte dalle sentenze dei tribunali o quelle depositate nei ricordi
personali di tanti militanti e intellettuali testimoni diretti dei fatti.
In questo
senso, l'esempio più evidentemente degli scherzi che la ricerca storica può
compiere ai danni delle vecchie verità è quella uscita dalla Bild, e ripresa da qualche giornale, ieri. L'evento
chiave che portò alla radicalizzazione del movimento studentesco tedesco e
la nascita della RAF nel 1970, fu quando un poliziotto, Karl-Heinz
Kurras, il 2 giugno 1967, durante una protesta per la visita dello Shah di
Persia a Berlino Ovest, uccide lo studente Benno Ohnesorg.
Questo
omicidio, ricordato nelle pubblicistica e nelle filmografia sul tema, fu il Bloody
Sunday di Berlino: si veda questo video dell'evento commentato da
Ulrike Meinhof.
La procura
di Berlino dopo che già nel 2009 aveva scoperto che Kurras era stato
membro della Sed, il partito comunista della Ddr e membro non ufficiale della
Stasi, adesso anticipa una nuova scoperta: anche l'avvocato difensore della
vedova di Ohnesorg e poi di Rudi Dutschke, Horst Mahler, fu un collaboratore
della Stasi.
Così le
miserie della guerra fredda riemergono a demolire, forse una volta per
sempre, la memoria romantica e rivoluzionaria di tanti cinquanta/sessantenni
oggi al potere a destra e a manca.
La storia
si fa fredda, col passare del tempo e si vendica delle false verità... forse
anche a Bologna, un giorno.
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